venerdì 30 marzo 2007

La terra vista dalle nuvole: sguardi su Pasolini

Fonico di presa diretta nei cortometraggi Ostia e Ciampino che compongono il dittico di La terra vista dalle nuvole: sguardi su Pasolini, per la regia di Francesco Crispino e Donatella Massimilla.

OSTIA:
Regia: Francesco Del Grosso e Donatella Massimilla
Ideato e interpretato da: Roberto Stani, Giulia De Cano, Viviana Mancini, Giorgia Iorio, Michela Romoli, Alice Casalini, Fabiola Lecca
Fotografia: Sergio Di Lino
Montaggio: Salvatore Allocca
Suono: Francesco Del Grosso

Italia 2005 - B/N - 15 min. - Mini-Dv

CIAMPINO:
Regia: Francesco Crispino e Donatella Massimilla
Ideato e interpretato da: Lorenzo Barcaroli, Flavio Cancro, Veronica Gianchè, Celeste Marciano, Lodovico Muratori, Irene Seneca
con la partecipazione di: Daniela Davoli, Romeo Martel, Paolo Pierantonio, Roberto Stani
Fotografia: Sergio Di Lino e Lorenzo Leone,
Montaggio: Pierpaolo De Sanctis
Suono: Francesco Del Grosso
Mix audio: Alessandro Sessa

Italia 2005 - Col - 16 min. - Mini-Dv

IL PROGETTO:
Il progetto è a cura di Cinemavvenire, in collaborazione con il C.E.T.E.C. (Centro Europeo Teatro e Carcere), Centro sociale "Affabulazione" di Ostia, Liceo scientifico "Vito Volterra" di Ciampino.

Il progetto è vincitore del Bando sulle Politiche giovanili della Provincia di Roma per l’anno 2005 e co-finanziato dall’Assessorato alle politiche giovanili del Comune di Ciampino.

La terra vista dalle nuvole: sguardi su Pasolini è un progetto che si inserisce in un contesto "Edge", cioè nei luoghi ai margini della città dove la dispersione scolastica è molto alta e dove si riscontrano frequenti fenomeni di bullismo, dove c’è un’assoluta carenza di spazi per la socialità, lo scambio e l’espressione artistica giovanile.
Prendendo spunto dal trentennale della scomparsa di Pier Paolo Pasolini (2 novembre 1975), il progetto vuole costruire un percorso intermediale, in particolare tra linguaggio audiovisivo e linguaggio corporeo e autodrammaturgico, in cui i ragazzi coinvolti tracceranno una linea di continuità con l’opera e la memoria del poeta bolognese.

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